Boris Becker: «Sinner voleva che lo allenassi, gli consigliai Cahill. La Davis? Feci esattamente come lui. In carcere un assassino mi aggredì, pensai che mi avrebbe ucciso»

Ana Maria Rus

Boris Becker, cosa resta del detenuto A2923EV? «Ero sempre io, in realtà. Ci sono diversi lati della mia personalità: alcuni li conoscevo, altri no. E come avrei potuto? Quando perdi tutto ciò che consideriamo importante — la libertà, il denaro, le persone che ami — l’unica cosa che resta è il tuo carattere. Mi ha fatto sopravvivere a quell’inferno . Ora so che puoi gettarmi nella peggiore situazione, e troverò il modo di venirne fuori». Essere uno dei tanti è stato liberatorio? «Sì, è la