Israele, il Likud nomina il figlio di Netanyahu per fare propaganda. Ma salta l’accordo: «È accusato di diffamazione per quello che scrive sui social»

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DAL NOSTRO CORRISPONDENTE GERUSALEMME - Gerusalemme I delegati sono abituati alle divisioni, alle risse verbali, ai negoziati finali che si ripetono ogni cinque anni. Non si aspettavano però che questa volta un nome (e soprattutto un cognome) facesse saltare l’accordo raggiunto al Congresso sionista mondiale. Miki Zohar , ministro della Cultura e rappresentante per il Likud, ha messo sul tavolo la proposta di assegnare a Yair Netanyahu, figlio del premier , una posizione dirigenziale nell’