La madre di Tamir Adar, l'ostaggio che difendeva il kibbutz: «Di lui riavrò solo il cadavere, quando sarà qui inizierà il mio lutto»

Lucian Nemoiu

DALLA NOSTRA INVIATA TEL AVIV - C’è una lista degli ostaggi vivi, venti. E c’è una lista degli ostaggi morti, ventotto. Se le famiglie dei sopravvissuti si stanno preparando a riabbracciare i loro cari, le altre sono rassicurate dall’idea di poter avere indietro il corpo dei loro figli. Ma la loro non si chiama felicità. «Finalmente abbiamo raggiunto il punto che speravamo», dice Yael Adar al quotidiano israeliano Haaretz. È la madre di Tamir che il 7 ottobre 2023 è stato ucciso mentre