Dentro il fortino di CasaPound: viaggio nella «Torre» proibita. I 7 piani, gli schiaffi a chi trasgredisce le regole del «Miles» e i finanziatori «eccellenti»
Ana Maria Rus
Tutto comincia con il biglietto di una ragazza a una manifestazione di CasaPound. Il cronista è lì per raccontarla, circondato dalla scorta che lo accompagna dal febbraio 2019, unico giornalista europeo sotto protezione per le sue inchieste sui gruppi neofascisti e per le minacce feroci che da anni subisce. La ragazza gli si avvicina, sul biglietto c’è un numero di telefono. «Se vuole sapere davvero la verità su CasaPound, contatti questa persona». È il capo del filo da cui si dipanerà una
din zilele anterioare