Favino: «Ho avuto storie parallele, sono stato un bugiardo cronico» #shorts #news
Mihaela Măncilă
Il tennis nel cinema italiano è stato l’io narrante di Vittorio De Sica (Il giardino dei Finzi Contini) o il cinismo tragicomico di Fantozzi (contro Filini nella nebbia). Il Maestro, di Andrea Di Stefano, invece — in piena era Sinner, cioè l’epopea di un predestinato —, celebra l’imperfezione di Raul Gatti, l’ex tennista disilluso che salvando la vita all’allievo la salva a sé stesso. Il maestro è Pierfrancesco Favino, disarmato di un intimismo che apre nuove porte. Favino, batti lei. «Di
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